Telefonata Putin-Trump: «Russia non rinuncia ai suoi obiettivi»

0
Telefonata Putin-Trump: «Russia non rinuncia ai suoi obiettivi»

(Adnkronos) –
Telefonata tra Vladimir Putin e Donald Trump oggi, 3 luglio 2025. Durante il colloquio, durato quasi un’ora, il presidente russo ha sottolineato la disponibilità di Mosca a proseguire il processo di negoziazione con l’Ucraina anche se la Russia “non rinuncerà ai suoi obiettivi” nell’operazione speciale.

“Il nostro presidente ha affermato che la Russia persegue i suoi obiettivi, ovvero l’eliminazione delle cause profonde ben note che hanno portato alla situazione attuale”, ha detto ai giornalisti il consigliere diplomatico di Putin, Yuri Ushakov.

Nel colloquio telefonico, avuto nel pomeriggio, Putin e Trump non hanno discusso di un loro possibile incontro. “No, non c’è stata una discussione specifica sulla possibilità di un incontro, ma sapete benissimo che questa idea è ancora nell’aria e, se necessario, si raggiungerà un accordo specifico al riguardo. Ma questa volta questo argomento non è stato toccato”, ha detto Ushakov. Il precedente colloquio tra i due leader c’era stato lo scorso 14 giugno ed è durato circa 50 minuti.

Putin ha sollecitato l’omologo americano a cercare una soluzione diplomatica ai conflitti in Medio Oriente, inclusa la recente guerra tra Iran e Israele, utilizzando mezzi diplomatici per risolvere controversie e tensioni.

Tra Stati Uniti e Ucraina, intanto, si lavora anche a un colloquio telefonico tra Trump e il presidente Volodymyr Zelensky, che potrebbe concretizzarsi domani, ha detto all’agenzia Afp un funzionario ucraino di alto grado, dopo le indiscrezioni del Financial Times e di Politico. “Un colloquio è in fase di preparazione, auspichiamo avvenga venerdì, ma tutto dipende dagli impegni di entrambi i presidenti”, ha detto la fonte.

Ieri l’Ucraina ha convocato l’incaricato d’affari americano a Kiev per ribadire l’importanza dell’assistenza militare Usa dopo la notizia della sospensione della fornitura di alcuni armamenti promessi da Washington. Oggi su X Zelensky, che ha detto di voler acquistare dieci sistemi Patriot per 15 miliardi di dollari come difesa dagli attacchi con missili e droni russi e che ha incontrato Trump durante il vertice della Nato della scorsa settimana all’Aja, ha annunciato un accordo con “l’americana Swif Beat” per una “cooperazione tra ucraini e americani nella produzione di droni, anche droni intercettori”.

Intanto l’Ucraina ha inflitto un duro colpo alla Russia uccidendo, in un attacco missilistico nella regione di confine del Kursk, un alto ufficiale della marina, il maggiore generale Mikhail Gudkov. Secondo quanto ha reso noto Oleg Kozhemyako, governatore della regione di Primorsky Krai, nell’Estremo oriente russo, spiegando che Gudkov – che conosceva da anni – è stato ucciso mentre “era in servizio come ufficiale”. Il generale, ha aggiunto in un post su Telegram, anche “quando era diventato vice capo della Marina non aveva smesso di visitare di persona le postazioni dei nostri marinai”.

Secondo blog militari ucraini su Telegram, Gudkov è rimato ucciso nell’attacco che ha colpito un posto di comando a Korenevo, nel Kursk, insieme ad altri dieci militari russi. Il generale – fra gli ufficiali di più alto livello morti nella guerra in Ucraina – era stato nominato vice capo della Marina a marzo da Vladimir Putin, che lo aveva scelto per supervisionare i marines russi e le forze missilistiche navali. In precedenza, ha guidato la 155ª Brigata di Marina Separata, coinvolta in operazioni di combattimento contro l’Ucraina. Kiev lo accusava di crimini di guerra.

Zelensky è arrivato stamattina ad Aarhus, nella Danimarca occidentale, per l’inizio della presidenza danese dell’Unione Europea, ha annunciato il governo danese. “La presidenza danese farà tutto il possibile per aiutare l’Ucraina nel suo percorso verso l’adesione all’Ue”, ha dichiarato la premier Mette Frederiksen, una delle più ferventi sostenitrici europee dell’Ucraina di fronte all’invasione russa.

“Dobbiamo rafforzare l’Ucraina da un lato e indebolire la Russia dall’altro”, ha aggiunto la leader danese. “Lo stiamo facendo aumentando il supporto militare, perché l’Ucraina è essenziale per la sicurezza dell’Europa”, ha insistito Frederiksen, alla guida del governo danese dal 2019. Ha sottolineato la necessità di “intensificare la pressione” su Mosca con nuove sanzioni.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display