Ponte Crimea, esplosione cambia la guerra: cosa farà la Russia

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Ponte Crimea, esplosione cambia la guerra: cosa farà la Russia

Il ponte di Kerch, che collega Crimea e Russia, danneggiato da un’esplosione e da un incendio. L’evento può cambiare lo scenario della guerra nel sud dell’Ucraina, con nuovi problemi logistici e di rifornimento per Mosca: raggiungere le truppe e trasferire mezzi ed equipaggiamenti nell’Ucraina meridionale diventerebbe ancor più complicato, proprio mentre le forze armate di Kiev rivendicano successi nell’avanzata verso Kherson. 

ESPLOSIONE – Il ponte, il più lungo d’Europa con i suoi 19 km, è stato danneggiato nel tratto stradale e in quello ferroviario. Immagini diffuse su Telegram e sui social mostrano una parte della carreggiata collassata in mare. Secondo la Russia, l’incendio è stato provocato dall’esplosione di un camion, che avrebbe provocato la morte di 3 persone. 

AUTOBUS, TRENI, TRAGHETTI – Immediatamente, il collegamento stradale e ferroviario è stato interrotto: stop ai pullman e ai treni. Secondo i media di Mosca, i collegamenti verranno ora garantiti dai traghetti che partiranno da Krasnodar per arrivare in Crimea. La ripresa del traffico ferroviario, però, potrebbe avvenire in tempi relativamente brevi: “E’ stata fatta una prima valutazione sullo stato dell’infrastruttura della parte del ponte destinata al traffico ferroviario per stabilire se è possibile consentire il passaggio dei treni”, ha fatto sapere il ministero dei Trasporti, aggiungendo – riporta la Bbc – che “secondo gli esperti” il traffico ferroviario potrebbe riprendere questa sera. 

COSA DICE L’UCRAINA – L’Ucraina non ha ufficialmente rivendicato l’azione che ha neutralizzato il ponte. L’attacco sarebbe attribuibile ad un’operazione speciale del Servizio di sicurezza dell’Ucraina (Sbu), come ha riferito all’agenzia Unian una fonte delle forze dell’ordine ucraine, spiegando che “far saltare in aria il ponte di Crimea è stata un’operazione speciale della Sbu”. Il servizio stampa della Sbu non ha confermato le dichiarazioni. Sui profili social delle forze armate e di figure istituzionali di Kiev abbondano messaggi che celebrano l’attacco al ponte. Il ministero della Difesa sottolinea che “l’incrociatore Moskva e il ponte di Kerch, due simboli famosi del potere russo in Crimea, sono andati. Quale sarà il prossimo?”, in in tweet che ricorda la nave ammiraglia della flotta russa del Mar Nero affondata ad aprile. 

COSA FARA’ LA RUSSIA – Il presidente russo Vladimir Putin ha disposto la formazione di una ”commissione governativa” che si occupi dell’emergenza legata al ponte di Kerch. I lavori per ripristinare l’infrastruttura partiranno in tempi brevi, sotto l’egida del ministero per le Emergenze e del ministero dei Trasporti. La commissione investigativa, come ha spiegato la portavoce Svetlana Petrenko, “ha aperto un fascicolo” sull’attacco, ribadendo l’ipotesi legata all’esplosione di un camion “che ha coinvolto 7 cisterne di carburante di un treno” che viaggiava sui binari. Il proprietario del camion sarebbe un uomo residente nell’area di Krasnodar: si indaga su di lui e si cerca di ricostruire gli spostamenti del mezzo. 

Ufficialmente, Mosca ridimensiona gli effetti dell’esplosione sulla gestione delle operazioni militari. “I rifornimenti del gruppo di truppe russe coinvolte nell’operazione militare speciale” in Ucraina nelle aree di Mykolaiv-Kryvyi Rih e Zaporizhzhia “viene effettuato ininterrottamente lungo il corridoio via terra e in parte tramite trasporto marittimo”, afferma su Telegram il ministero della Difesa di Mosca. 

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