
Anticiclone africano verso il suo culmine, con il supercaldo che raggiungerà temperature oltre i 35-37°C. Ma il tempo è destinato a cambiare: nel corso del weekend, infatti, lo strapotere di Caronte verrà meno e spunterà la grandine. Questo il quadro meteo delineato dagli esperti nelle previsioni per la giornata di oggi, 18 luglio, e per i giorni a venire.
Andrea Garbinato, responsabile redazione del sito www.iLMeteo.it comunica che oltre al caldo intenso si dovranno fare i conti anche con l’afa. Infatti l’umidità tenderà a crescere ulteriormente rendendo il clima insopportabile con l’aumento del disagio bioclimatico, soprattutto per le persone più fragili, come anziani, bambini e chi soffre di patologie particolari, specie respiratorie e cardiache.
Ma qualcosa sembra voler cambiare. Caronte, gradualmente e lentamente tenderà ad indebolirsi sulle regioni settentrionali che verranno raggiunte da aria più fresca in quota proveniente dai settori nordeuropei. Se già venerdì si noteranno le prime avvisaglie, sarà da domenica 21 che l’aria più fresca sarà più incisiva andando a minare la stabilità dell’atmosfera.
Dopo un sabato 20 che trascorrerà con sole prevalente e caldo ancora intenso, nel giorno di festa temporali con grandine (localmente di grosse dimensioni) la faranno da padrone.
Questa “ferita” nell’anticiclone avrà ripercussioni non solo nel campo delle temperature che tenderanno a diminuire, seppur in maniera contenuta, ma anche nel tempo previsto per la prossima settimana. Se tutto verrà confermato, il gran caldo africano dovrebbe ulteriormente attenuarsi, mitigato anche dalle meno calde correnti provenienti dai quadranti settentrionali. Farà quindi un po’ meno caldo e un po’ meno umido, in attesa, forse, di una nuova escalation africana possibile per gli inizi di agosto. Ma questa è un’altra storia.
Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.
L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.