Mattarella: “Incubo guerra, mai pensato Russia capace di tali crudeltà”

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Mattarella: “Incubo guerra, mai pensato Russia capace di tali crudeltà”

“Mai avremmo pensato di dover assistere all’immane disastro causato dalla guerra di aggressione scatenata dalla Russia contro l’Ucraina. Un’aggressione che ha fatto ripiombare l’Europa in un incubo che eravamo certi fosse destinato a rimanere nelle pagine più buie della nostra storia. Mai avremmo pensato che quell’incubo potesse ripresentarsi. E mai avremmo pensato che un Paese come la Russia, a noi così vicino per cultura e storia, potesse arrivare al punto di attaccare le infrastrutture civili dell’Ucraina al fine crudele di privare la popolazione di luce, acqua e riscaldamento per tutto il lungo e rigido inverno di quei luoghi”. Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell’incontro con il Corpo diplomatico per gli auguri natalizi.

MIGRANTI – I “flussi migratori stanno attraversando una forte intensificazione quale diretta conseguenza dell’insicurezza alimentare e dell’instabilità prodotte dalla guerra. Un fenomeno con caratteristiche complesse, che non ci devono però far dimenticare che il primo irrinunciabile obiettivo della comunità internazionale deve essere quello della tutela dei diritti dei migranti” ha detto Mattarella.

“Se ricordassimo, che dietro i numeri che freddamente vengono enunciati nelle statistiche sui migranti, ci sono bambini, donne, famiglie, sarebbe più semplice credo – ha aggiunto il capo dello Stato – farci guidare soprattutto dal principio di realtà e di solidarietà nell’individuare soluzioni in grado di governare, collettivamente, questo fenomeno”.

IRAN – Il capo dello Stato ha parlato anche dell’Iran: “Purtroppo in questi giorni si assiste a ripetuti, brutali, tentativi di soffocare le voci dei giovani che manifestano pacificamente per chiedere libertà e maggiori spazi di partecipazione. Questi comportamenti vanno fermamente condannati. Si condanna da sé stesso uno Stato che respinge e uccide i propri figli”.

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