
Strage di giovani in una discoteca di Kočani, in Macedonia del Nord, dove almeno 59 persone sono morte e 155 sono rimaste ferite nell’incendio scoppiato nel locale. Lo riporta l’agenzia locale Mia, citando fonti del ministero dell’Interno e precisando che nel momento in cui è scoppiato l’incendio nella discoteca della cittadina a circa 100 chilometri dalla capitale Skopje vi erano “circa 1.500 persone che assistevano ad un concerto”.
Secondo le prime ricostruzioni dei media locali, l’incendio sarebbe stato provocato dall’utilizzo di fuochi d’artificio durante il concerto dei Dnk, un gruppo di hip-hop molto popolare nel Paese che aveva attirato un pubblico composto in maggioranza di giovani. Infatti, le vittime hanno tra i 14 e i 25 anni.
“Sulla base dei dati ora a disposizione, 59 persone hanno perso la vita ed oltre 150 sono rimaste ferite e sono stata trasferite negli ospedali di Štip, Kočani e Skopje”, ha detto il ministro dell’Interno della Macedonia del Nord, Panče Toskovski, arrivato sul luogo del terribile incendio che ha devastato la discoteca.
Il ministro dell’Interno, che ha accompagnato il premier Mickoski sul luogo della tragedia, ha spiegato che le indagini si stanno concentrando sugli strumenti pirotecnici “usati per gli effetti di luce durante il concerto”.
Quando sono stati accesi, ha aggiunto, “le scintille hanno raggiunto il soffitto, fatto di materiale altamente infiammabile, che ha preso rapidamente fuoco diffondendosi in tutto il locale e provocando un denso fumo”.
I video postati sui social e girati prima dello scoppio dell’incendio mostrano l’utilizzo di “fontane da palcoscenico”, che sono un tipo di fuochi d’artificio da interni solitamente usati durante i concerti.
Sono quattro le persone arrestate, tra cui il proprietario del nightclub “Pulse”, dopo la tragedia di sabato sera. Lo riferiscono i media macedoni.
Tra i messaggi di cordoglio anche quelli del premier croato Andrej Plenković (operato venerdì scorso 14 marzo al cuore) e del presidnete ucraino Volodymyr Zelensky. Il primo ministro croato ha telefonato al suo omologo macedone, Hristijan Mickoski per esprimergli tutta la vicinanza “per la terribile tragedia e la perdita di così tante giovani vite”.
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