Crollo palazzina a Ravanusa: 3 morti, dispersi sotto le macerie

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Crollo palazzina a Ravanusa: 3 morti, dispersi sotto le macerie

Sono tre i corpi senza vita estratti finora dalle macerie a Ravanusa, dopo l’esplosione che ha provocato il crollo di una palazzina in provincia di Agrigento. 6 i dispersi, tra cui una donna in avanzato stato di gravidanza, tra loro “non ci sono dei bambini”, ha confermato in mattinata il sindaco di Ravanusa, Carmelo D’Angelo, dopo le voci che si erano sparse nella notte. Due le donne tratte in salvo e trasferite all’ospedale di Licata. I Vigili del fuoco hanno spento i generatori di energia elettrica per ascoltare eventuali voci provenienti dalle macerie. I vigili del fuoco, arrivati da tutta la Sicilia, hanno spento i generatori per ascoltare una voce. Si è sentito un lamento dalle macerie.

Almeno cinquanta le persone sfollate, tra loro anche diversi anziani, accolti in strutture messe a disposizione dall’Amministrazione comunale. Il Procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio, che ha seguito per tutta la notte l’evolversi della situazione, come apprende l’Adnkronos, in mattinata si recherà sul luogo del disastro insieme con il pm di turno. L’onda d’urto “è stata di almeno cento metri”, spiega all’Adnkronos il capo della Protezione civile della Sicilia Salvo Cocina che ieri sera si è recato subito sul luogo del disastro.

Il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, e il capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, Guido Parisi, sono in viaggio verso Ravanusa. Curcio e Parisi dovrebbero arrivare sul luogo dell’esplosione in mattinata per fare un punto con i soccorritori sulle attività in corso. Sono circa 50 i Vigili del Fuoco che hanno lavorato tutta la notte nella zona del crolli causati dall’esplosione. Nelle difficili operazioni di soccorso sono impegnate anche squadre Usar (Urban Search And Rescue) e unità cinofile.

È stata identificata, come apprende l’Adnkronos, la prima vittima dell’esplosione: si tratta di una donna, le cui generalità non sono però ancora state rese note. La seconda vittima è un uomo, la terza una donna.

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