Caos elezioni a Palermo. Musumeci: “Si voti anche domani”

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Caos elezioni a Palermo. Musumeci: “Si voti anche domani”

(Adnkronos) – Caos seggi a Palermo, dove è in corso il voto per le elezioni amministrative e per il referendum sulla giustizia. Dopo una mattinata di ritardi nelle operazioni, con decine di sezioni rimaste chiuse per improvvise rinunce dei presidenti, sono stati nominati e si sono insediati gli ultimi tredici presidenti. Al momento “sono regolarmente insediate tutte le 600 sezioni elettorali previste in città senza che sia stato necessario procedere ad alcun accorpamento tra di esse” come rende noto la Prefettura di Palermo.

“L’amministrazione comunale ha inviato gli atti alla Procura della Repubblica per ogni azione di competenza finalizzata all’accertamento di responsabilità di natura penale”, ha fatto sapere dall’amministrazione comunale di Palermo.

“Ho chiesto al Ministro dell’Interno di valutare l’opportunità di autorizzare il prolungamento dell’apertura dei seggi elettorali, nella sola città di Palermo, fino alle ore 14 di domani, lunedì 13 giugno” ha detto il governatore della Regione Siciliana Nello Musumeci. “Una misura straordinaria a seguito dell’altrettanto straordinaria situazione che si è venuta a creare in città per la mancata costituzione di decine di sezioni elettorali. È un provvedimento che avrei adottato autonomamente, se non si votasse anche per i Referendum. Al tempo stesso, ho manifestato apprezzamento al ministro Lamorgese per la disponibilità all’accorpamento delle sezioni elettorali non costituite con quelle già operanti”.

Almeno cinquanta i seggi che risultavano chiusi in mattinata, nonostante il voto a partire dalle 7. “Questa mattina avrei voluto esercitare il mio diritto al voto – raccontava all’Adnkronos Paola Maranzano – ma non è stato possibile perché arrivata al seggio, presso la scuola di via Bologni nel quartier Boccadifalco ci hanno detto che la sezione 375 era chiusa perché mancava il presidente. Sono nel pallone perché non sanno come risolvere questa situazione. E’ passata più di un’ora e ancora il seggio è chiuso. A questo punto, io vado a lavorare. Mi è stato negato il diritto al voto e ritengo che sia gravissimo”. La stessa situazione si era verificata presso il seggio di via Valverde, anche qui i cittadini non hanno potuto esercitare il diritto al voto perché mancano sia il presidente che il segretario di sezione. Decine le telefonate arrivate in Questura e prefettura.

Davanti al caos dei seggi rimasti chiusi, il Comune di Palermo aveva rivolto un appello ai cittadini interessati a ricoprire i ruoli. Sul sito del comune di Palermo presenti tutte le indicazioni per la candidatura.

“A Palermo, dove sono in programma anche le Amministrative, in alcuni seggi non è ancora possibile votare per i Referendum per la mancanza di presidenti”. La Lega si appella al Capo dello Stato e al ministro dell’Interno: “Situazione grave e inaccettabile, democrazia a rischio, è necessario allungare l’orario del voto”, sottolineano fonti del partito di Matteo Salvini.

E il senatore e leader della Lega ha espresso “preoccupazione e sconcerto” al Capo dello Stato per quanto sta succedendo a Palermo. Matteo Salvini, riferendosi alla mancanza di decine di presidenti di seggio, sottolinea “il grave danno per la democrazia in una delle città più importanti d’Italia”.

“E’ inaccettabile che migliaia di palermitani questa mattina non possano esprimere il proprio voto per le amministrative e per il referendum a causa dell’ inefficienza della macchina amministrativa del Comune. Dopo il caos nei seggi elettorali, denunciato peraltro da giorni, ci attendiamo un provvedimento urgente del Ministro dell’Interno che proroghi le operazioni di voto almeno fino domani alle ore 15. C’è da chiedersi se a causare questo disastro sia stata solo l’ incompetenza o una manovra studiata ad arte da qualcuno per generare confusione e boicottare il voto”, le parole di Francesco Scoma, deputato della Lega-Prima l’Italia e componente dell’ Ufficio di presidenza della Camera.

“A fronte di quanto sta accadendo in molte sezioni elettorali, dove mancano addirittura i presidenti di seggio e le operazioni di voto non sono ancora state avviate, chiediamo un intervento deciso e immediato da parte del governo nazionale, affinché garantisca l’effettiva regolarità delle elezioni amministrative di Palermo”. Così il candidato sindaco di Palermo del centrodestra Roberto Lagalla.

“Abbiamo attivato subito il Governo nazionale. Sappiamo che ci sono tanti disservizi, stiamo raccogliendo tutte le segnalazioni dai cittadini, è scandaloso e non ci sono giustificazioni – dichiara il candidato sindaco Fabrizio Ferrandelli -. Per questo invitiamo i cittadini ad andare a votare con ancora più convinzione. È una risposta da dover dare affinché le istituzioni facciano le istituzioni e si mandi un segnale chiaro a chi non è in grado di organizzare il normale svolgimento delle elezioni in questa città”.

“Stiamo chiedendo a tutti di fare delle segnalazioni distribuendo al nostro comitato i moduli per poter certificare il loro recarsi al seggio e l’indisponibilità a causa di chi non sa organizzare le elezioni. Noi – conclude Ferrandelli – stiamo vagliando e vi chiediamo di fare uno sforzo in più. Palermo necessita di una attivazione straordinaria anche rispetto a quello che sta accadendo oggi”.

“Dispiace leggere alcune dichiarazioni da parte di esponenti politici che cavalcano per fini elettorali i disagi e i problemi derivanti dalla rinuncia di decine di soggetti nominati tanto dalla Corte d’Appello quanto successivamente dall’amministrazione comunale per svolgere la funzione di presidenti di seggio”. Così Leoluca Orlando sul caos ai seggi elettorali a Palermo. “La situazione che si è determinata in queste ore, a causa del comportamento irresponsabile di alcune persone chiaramente individuate e che saranno denunciate all’Autorità giudiziaria, è indubbiamente seria ma l’amministrazione comunale sta mettendo in campo ogni soluzione possibile in sinergia con il Ministero dell’Interno e con la Prefettura per garantire a tutti i cittadini il diritto al voto”.

“In questo momento servono responsabilità e rispetto delle istituzioni. Sono inaccettabili gli attacchi nei confronti degli organi competenti, attacchi che rischiano di nascondere le responsabilità che verranno accertate dall’Autorità giudiziaria di quanti hanno rifiutato, senza giustificato motivo, la nomina”, conclude Orlando.

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