
(Adnkronos) – Nove persone, compreso l’assalitore, sono morte in una sparatoria avvenuta oggi 10 giugno in una scuola a Graz, in Austria. L’autore della strage sarebbe un ex studente di 22 anni che è entrato in due classi dell’istituto scolastico sparando all’impazzata. Si ritiene che una delle due aule fosse l’ex aula del ragazzo.
La sindaca della cittadina Elke Khar ha precisato che tra le vittime, in maggioranza studenti, c’è almeno un adulto. Tra i dieci morti vi è anche l’assalitore che si ipotizza si sia suicidato. Il Salzburger Nachrichten rivela che il 22enne possedeva legalmente e avrebbe portato con sé due armi: una pistola e un fucile da caccia.
La zona della scuola è stata messa in sicurezza. “La situazione è sicura. Non ci sono ulteriori pericoli”, ha informato la polizia su X. L’istituto è stato evacuato, studenti e insegnanti sono stati condotti nei punti di raccolta.
“Quello che è successo oggi nella scuola di Graz colpisce il nostro Paese al cuore. L’Austria è in lutto”, si legge in una dichiarazione del presidente Alexander Van der Bellen, “questo orrore non si può esprimere in parole”. “Questi giovani avevano tutta la loro vita davanti, un insegnante li accompagnava nel loro viaggio – ha aggiunto riferendosi alle vittime dell’attacco – non c’è niente che possa alleviare il dolore provato in questo momento da genitori, nonni, fratelli e amici di chi è stato assassinato”. Il Paese è al loro fianco per “sostenere questo dolore, insieme”, ha concluso il presidente austriaco, e “mostrare che la nostra forza risiede nella capacità di essere uniti”.
“Una tragedia nazionale che ha profondamente sconvolto il nostro Paese”, ha detto il cancelliere austriaco Christian Stocker, commentando “l’incomprensibile atto” di violenza nella scuola di Graz. “Non ci sono parole per il dolore e il lutto che noi tutti austriaci proviamo in questo momento”, ha aggiunto esprimendo le sue condoglianze alle famiglie delle vittime e ringraziando i servizi di emergenza. “Ora è tutto concentrato sulla solidarietà – ha poi concluso – e ad aiutarci gli uni gli altri, in questi momenti difficili, l’umanità è la nostra maggiore forza”.
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