Sentito incontro dedicato agli esuli giuliano-dalmati

Cerimonia davanti alla targa commemorativa istituita nel 2012 in onore dei concittadini sepolti lontano dalla terra d’origine

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Sentito incontro dedicato agli esuli giuliano-dalmati

Nel cimitero di San Pietro Damiani di Umago, si è svolta ieri la cerimonia di commemorazione in occasione del Giorno del Ricordo, importante per non dimenticare gli orrori e i massacri delle foibe e l’esodo giuliano-dalmata.

 

Il secondo dopoguerra è il periodo che ha sconvolto numerose famiglie, spopolando intere città e paesi, provocando un dolore indelebile per moltissime persone. Il 10 febbraio è il giorno in cui gli esuli e i rimasti di Umago, si ritrovano davanti alla targa commemorativa istituita nel 2012, in onore degli umaghesi sepolti lontano dalla terra d’origine.

A dare il benvenuto ai presenti è stata Floriana Bassanese Radin, vicesindaco di Umago, nonché presidente della Comunità degli Italiani “Fulvio Tomizza”.

“Noi non dimentichiamo e portiamo avanti questo percorso, iniziato con l’ex presidente della Famiglia umaghese Silvio Delbello. È un modo per rimanere vicini ai nostri conterranei in questa giornata importante”, ha rilevato Bassanese Radin, citando poi le parole di Nelida Milani Kruljac, voce della letteratura italiana dell’istroquarnerino, tratte dall’ultimo romanzo intitolato “Di sole, di vento, di mare”, in cui racconta la storia dei rimasti: “Un restare che in qualche modo è una dedizione.

La targa commemorativa al cimitero di Umago

Dedicarsi agli altri, alla tutela dei propri luoghi, della propria comunità per quanto piccola e dimentica sia. Battagliare tutta la vita per la propria Santa causa. Nonostante le difficoltà, contro le aspettative degli altri, nella rinuncia, a volte nella paura, a volte nutrendosi di nostalgia preventiva. Senza poter noi esimerci un solo giorno dal riflettere sulle conseguenze dell’esodo e condannarci a dibatterle ripetutamente e a cadere nel doloroso esercizio della solitudine,nella trappola dell’angoscia esistenziale che l’esodo ha lasciato impresso per sempre”.

“Attraverso le parole dell’introduzione all’ultimo romanzo di Nelida Milani Kruljac, vediamo come bisognerebbe imparare qualcosa dai dolori e dalle guerre però, purtroppo, spesso non ricaviamo nessun messaggio o insegnamento utile da situazioni del genere. Speriamo che le nuove generazioni vengano su in modo diverso e sappiano trarre delle nozioni positive e di progresso dagli eventi storici accaduti”, ha concluso Bassanese Radin.

Presenti alla celebrazione del Giorno del Ricordo pure il vicesindaco Mauro Jurman, la vicepresidente della “Fulvio Tomizza”, Manuela Bose, il presidente della CI di Salvore, Silvano Pelizzon, nonché una delegazione di soci del sodalizio umaghese.

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