Politica abitativa. Programma SDP

Si basa su investimenti statali, ma per metterlo in atto serve modificare la legge che regola la materia

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Politica abitativa. Programma SDP
Lukanović e, alle sue spalle, Filipović, Glasovac, Grbin, Mostarac e Ahmetović. Foto: RONI BRMALJ

È stato presentato ieri sera, a bordo del botel Marina, il programma di politica abitativa dell’SDP a livello nazionale intitolato “Un piano per la casa” (Plan za stan). Presenti il presidente dell’SDP nazionale, Peđa Grbin, la vicepresidente Sabina Glasovac, il membro della presidenza, Matej Mostarac, Mirela Ahmetović, deputato al Sabor, come pure i vertici a livello regionale, Ivica Lukanović, e a quello cittadino, Marko Filipović.
Obiettivo del programma è rendere possibile ai cittadini l’acquisto di una casa o di un appartamento, senza farli diventare schiavi delle banche, in quanto “è lo Stato a dovere prendersi la responsabilità di garantire la sicurezza abitativa alle persone mediante una politica proattiva e non osservando in maniera passiva le speculazioni presenti sul mercato degli immobili”.
“Il tema è molto delicato e nel nostro Paese non viene data una giusta importanza al problema. Nella nostra Regione, i prezzi degli immobili sono molto alti perché esiste l’interesse degli stranieri per l’acquisto e questo ha portato a una carenza di immobili. È giunto, pertanto, il momento che la società si faccia carico affinché tutti coloro che ne hanno bisogno possano avere un tetto sopra la testa”, ha detto Ivica Lukanović.
Il sindaco Marko Filipović ha ricordato che, grazie al programma di edilizia agevolata, a Fiume sono stati costruiti 670 appartamenti in 10 anni. Ieri è stata rilasciata la licenza d’agibilità per gli alloggi a Martinkovac, mentre sta per iniziare la costruzione di una trentina di appartamenti a Krnjevo. “Tutto ciò non basta, 40-50 anni fa se ne costruivano 2.500 all’anno. Non dobbiamo arrivare a questi livelli, ma sono necessari cambiamenti sistematici e soprattutto modifiche della legge che regola la materia. Abbiamo avuto dei colloqui con le banche per la costruzione di appartamenti da dare in affitto a lungo termine perché l’interesse non manca. Per farlo, però, è necessario apportare delle modifiche alla legge”, ha detto Filipović.
“Servono gli investimenti statali”, ha esordito Peđa Grbin. “In Austria questo modello viene usato da oltre un secolo e il prezzo dell’affitto degli appartamenti è di 7,5 euro per metro quadrato, meno che a Zagabria. In Croazia la legge non prevede questo tipo di edilizia abitativa e perciò sono necessari cambiamenti volti a impedire che i prezzi impazzino. Nel 2022 in Croazia i prezzi degli immobili sono aumentati del 20 per cento, a Zagabria del 31 p.c., mentre dal 2015 a oggi del 60 p.c. Sono dati forniti dall’Istituto di statistica. I cittadini non possono permettersi di fare fronte a questi prezzi”, ha detto Grbin.
Il modello proposto dall’SDP è di assicurare l’1 p.c. del Bilancio statale per la politica abitativa. In questo modo in 5-6 anni potrebbero venire costruiti 15mila alloggi, per poi darli in affitto a lungo termine e a condizioni ragionevoli.

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