Castello veneziano: boom di visite

Nei primi sei mesi di quest’anno ha fatto registrare il 50 p.c. in più delle vendite dei biglietti rispetto al 2019

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Castello veneziano: boom di visite
Una veduta del Castello veneziano. Foto: SAŠA MILJEVIĆ/PIXSELL

Ancora grandi attenzioni nei confronti del sistema delle fortificazioni austroungariche di Pola. Se ieri l’altro hanno fatto visita al Museo storico e navale dell’Istria, gli esperti del patrimonio fortificato del Trentino, per importare nei nostri lidi il loro know how, oggi si è tornato a parlarne in sede di ente turistico di soggiorno, in piazza Foro. La direttrice della Pro loco Sanja Cinkopan Korotaj, il direttore dell’ente museale Gracijano Kešac e Lorena Dropulić, coordinatrice del Progetto Pola Fort Center da parte della Città (Assessorato cittadino alla Pianificazione e alla tutela ambientale), hanno aggiunto nuova linfa alla volontà di continuare sulla strada del recupero delle fortezze fino a festeggiare il coronamento dell’impresa che ha condotto alla valorizzazione della struttura fortificata del Castello e dei suoi sotterranei (Zerostrasse). La stagione 2022 è ancora agli esordi e già la statistica riporta risultati da capogiro. Grazie allo straordinario arricchimento dell’offerta turistico-culturale per l’area del maniero e i mini viaggi con l’ascensore che hanno reso la zona meglio accessibile anche a chi ha difficoltà di movimento, il Museo storico nel Castello veneziano non ha mai visto così tante visite. Come da computo fornito da Kešac, nell’arco dei primi sei mesi dell’anno è stato venduto il 50 per cento di biglietti in più rispetto al primo semestre dell’ormai famoso 2019, anno antecedente all’era Covid.

Lorena Dropulić, Gracijano Kešac e Sanja Cinkopan Korotaj.
Foto: ARLETTA FONIO GRUBIŠA

Completamento del progetto
Su Pola Fort Center, quale risultato di un investimento oltremodo azzeccato da 23milioni di kune, attinti dai Meccanismi europei ITU non è stata ancora detta l’ultima parola. È adesso che si può arrivare al dunque, vale a dire al completamento progettuale attraverso l’integrazione di attività diverse ma correlate, per attivare e valorizzare l’enorme potenziale di questa parte del patrimonio culturale della città di Pola, aumentare l’offerta di contenuti ed eventi culturali nonché educativi a beneficio di tutti i residenti della città di Pola e dell’Istria, e quindi influenzare indirettamente lo sviluppo sostenibile, l’economia e il turismo. A parte l’autentica passeggiata e la visione gratuita offerta ai cittadini di Pola nel ventre cavernoso della città abbagliati dalle luci di Visualia, sotto il Colle Castello, già castrum romano, ci sarà un’altra ghiotta offerta da pregustare. Da quanto annunciato, a metà luglio, in piena stagione turistica, si prevede l’inaugurazione di un’eccezionale mostra sulle fortezze austroungariche di Pola, ormai pronta per l’allestimento, per quanto concerne pannelli, reperti, videomatertiali, adattementi scenografici, cura della presentazione multimediale e 3D. Gracijano Kešac, lodando le autrici Katarina Marić e Katarina Pocedić ha esibito le brochure di presentazione dell’intero sistema fortificato di Pola austroungarica: 28 unità fortificate di cui due (Forte Zaro e Forte Maximiliam di Stoia) andate distrutte e oltre 200 altre costruzioni di supporto alla difesa.

Una ricerca capillare
”La ricerca compiuta in merito – così il direttore del Museo – è stata capillare, per cui è stato raccolto fior di materiale al punto da aver disponibile almeno un’immagine fotografica per mostrare al pubblico l’80 per centro del patrimonio fortificato rappresentato. Oltre che dal nostro museo, i reperti per l’esposizione sono stati attinti da numerosi altri enti: Archivio della Città di Pola, Archivio di Stato dell’Austria, Archivio di guerra, Museo di storia militare, Biblioteca nazionale – Archivio fotografico di Vienna, Archivio di Stato di Spalato, Archivio di Stato di Venezia, Archivio diplomatico del Comune di Trieste e Civico Museo della Guerra per la Pace “Diego de Henriquz” di Trieste, Archiviovescovile di Udine, Biblioteca comunale di Treviso”. Alla lista fornita dal Museo s’includono pure collezioni private, contribuiti di istituzioni slovene e persino inglesi quali il celeberrimo Imperial War Museum di Londra. Non resta che attendere l’esposizione che rappresenterà al dettaglio la costruzione e lo sviluppo del sistema fortificato polese nel lasso di tempo che va dal 1813 al 1918, collocando la ciliegina sulla torta alla grande impresa Pola Fort Center.

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