Tersatto, un patrimonio da valorizzare

Svariate le iniziative da parte dell’Ente per il turismo di Fiume per attirare un maggior numero di ospiti

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Tersatto, un patrimonio da valorizzare
Il Castello di Tersatto. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Tra le svariate iniziative ideate dall’Ente per il turismo di Fiume, mirate ad attirare e accrescere il numero degli ospiti, vi è anche quella inerente al patrimonio culturale e naturale di Tersatto, come pure del capoluogo quarnerino in generale le quali, oltre ad introdurre i visitatori alla nostra storia e tradizioni, li collegano con gli abitanti locali e i servizi da loro offerti. Dato che, a detta dei responsabili dell’Ente, il turismo sostenibile può essere sviluppato solo attraverso un’ampia cooperazione tra l’amministrazione, la popolazione, le istituzioni economiche e i rappresentanti della comunità accademica, l’Ente ha organizzato una serie di laboratori con tema il Castello di Tersatto, ai quali prenderanno parte i rappresentanti del settore privato e pubblico. Il progetto mira a dimostrare che il patrimonio naturale e culturale, se promosso e interpretato a giusto modo, non è un freno, bensì un fattore di sviluppo della destinazione e dello scambio delle conoscenze.

Il progetto ProNaCul
Il progetto ProNaCul (Promozione del patrimonio naturale e culturale attraverso lo sviluppo del turismo sostenibile nelle aree protette), nell’ambito del quale viene sviluppato il progetto, ha lo scopo di collegare vari enti locali, regionali e nazionali, comitati di quartiere, Università, musei, associazioni locali e imprenditori del settore turistico. In una serie di laboratori già effettuati, tenutisi presso il Centro Subjekt. I partecipanti, scambiandosi le loro esperienze e conoscenze, hanno identificato i punti di forza e di debolezza relativi al patrimonio naturale e culturale dell’area di Tersatto. Successivamente, in base alle loro idee e alle linee guida sono state elaborate le attività pilota, ovvero una proposta di programma delle attività da effettuare al Castello, al fine di promuoverlo quale importante patrimonio culturale fiumano. A tale riguardo il direttore dell’Ente per il turismo della Città di Fiume, Petar Škarpa, ha ricordato che il valore del succitato progetto, avviato il 1° aprile 2020 e che si concluderà il 31 marzo 2023, finanziato dall’Interreg V-B del programma di cooperazione transnazionale Adriatico Ionico (ADRION) 2014-2020 e dal fondo IPA II, ammonta a 1,8 milioni di euro. Degli stessi, ha altresì specificato, il sostegno dell’UE è pari a circa un milione e mezzo di euro, mentre quello dell’Ente per il turismo della città di Fiume a 122mila euro, dei quali l’importo inerente ai mezzi europei è di 104mila euro.

Vari collaboratori
Le zone dalle quali provengono i partner del progetto sono tutte sotto protezione dell’Unesco e della rete di siti Natura 2000, oppure sono in procinto di diventarlo nell’ambito delle aree di prova del ProNaCul. Oltre all’Ente per il turismo di Fiume e al partner principale, l’Agenzia di sviluppo regionale Zasavje, nello stesso sono coinvolti anche collaboratori di vari Paesi; Slovenia (Centro per la promozione dell’imprenditorialità Piran s.r.l.), Italia (LAG Venezia orientale, Bologna), Croazia (Ente per il turismo regionale di Zagabria), Grecia (Camera di commercio di Ilio, isole Ionie), Bosnia ed Erzegovina (Associazione per l’Imprenditoria e le Imprese LiNK, Agenzia per lo sviluppo delle piccole e medie Imprese della Città di Trebinje), Serbia (Facoltà di scienze e matematica dell’ Università di Novi Sad, Comune di Raška). Il progetto ha anche altri due partner associati, il Centro culturale Casa dei lavoratori di Zagorje ob Savi e il Parco naturale Žumberak – Samoborsko gorje.

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